Quesi spazi non devono mai sovrastare la principale attività di somministrazione di cibo e bevande ma completano l’offerta del locale e ne aumentano l’appeal verso la clientela.
Quesi spazi non devono mai sovrastare la principale attività di somministrazione di cibo e bevande ma completano l’offerta del locale e ne aumentano l’appeal verso la clientela.
Ma qual è il metro di valutazione per determinare un prodotto di qualità?
Per BUONO si intende un prodotto che esprime al massimo le sue caratteristiche organolettiche. Per la frutta e verdura, ad esempio, ciò significa che siano raccolti e consumati in un tempo ragionevole, Questo concetto presuppone che le merci viaggino il meno possibile in modo che possano essere raccolte e consumate fresche.
Per le carni, i pesci e loro derivati, significa che la tracciabilità consente di ripercorrere l’intera filiera produttiva. In tempi in cui l’alimentazione degli animali e l’utilizzo di additivi compromettono spesso la qualità dei prodotti, conoscere il produttore ed il processo produttivo è garanzia di qualità.
Per SANO, in agricoltura si intende un prodotto ottenuto senza l’utilizzo di concimi di sintesi e pesticidi e nel rispetto degli equilibri naturali, evitando lo sfruttamento massivo del territorio. In zootecnia, si intende un tipo di allevamento allo stato brado dove gli animali possono alimentarsi con foraggio naturale e senza mangimi di origine animale.
L’incremento dei disturbi alimentari relativi alle intolleranze e le allergie, le ultime vicende relative alla peste suina, all’aviaria dei polli ed al morbo della mucca pazza, spinge molte persone a porre una particolare attenzione alla questione del cibo.
Un alimento SOSTENIBILE risponde ai requisiti di equità e di ecologia. Nella filiera alimentare, spesso i costi della materie prime sono determinate dalle molteplici intermediazioni. Accorciare la filiera consente un guadagno più equo per il produttore ed un risparmio per il consumatore. In secondo luogo, una minore movimentazione delle merci determina meno inquinamento ed una migliore qualità della vita.
Da ciò si evince che una materia prima che ha in se tutti i requisiti appena descritti, risulta di alto valore qualitativo e risponde ai criteri di equità. L’utilizzo di questa tipologia di merci, consente a qualsiasi azienda ristorativa di ottenere piatti di qualità con il minimo di trasformazione ad un costo che garantisca il giusto rapporto qualità/prezzo.
Secondo la disciplina dettata dalla legge quadro sul turismo, Legge 217 del 17 maggio 1983, l’attività ricettiva viene distinta in:
Ricettività alberghiera che comprende gli alberghi, i motel, i villaggi albergo, le residenze turistico alberghiere
Ricettività alberghiera per il turismo all’aria aperta (campeggi e villaggi turistici)
Ricettività alberghiera per il turismo sociale ed escursionismo (case per ferie, ostelli per la gioventù, rifugi alpini, rifugi escursionistici)
Ricettività extra alberghiera per il turismo residenziale (alloggi agrituristici, esercizi di affittacamere, case per vacanza, appartamenti per vacanza)
Quando si parla di “risorse disponibili” non ci si riferisce solamente alle risorse finanziarie necessarie per attuare un piano strategico.
Ci riferisce anche ad altri tipi di risorse come quelle organizzative, quelle tecniche, quelle di mercato, quelle sul know how e altre ancora. Il possesso delle risorse finanziarie (cioè i soldi) potrebbe non essere sufficiente per conseguire un obiettivo lì dove mancassero risorse organizzative, e viceversa.
Quindi, la scelta di una strategia al posto di un’altra deve essere effettuata nell’ambito della valutazione dell’intero contesto in cui si muove l’azienda.
Il controllo di gestione ossia l’attività necessaria per verificare se quanto stabilito all’inizio (cioè pianificato) è stato conseguito. Questa attività altro non è che la banale verifica della congruenza tra quanto pianificato e quanto ottenuto. Se i risultati sono “in linea” con gli obiettivi, allora ci sarà il semaforo verde e tutto è OK. In caso contrario, occorre verificare perché gli obiettivi non sono stati conseguiti.
Il piano marketing è un vero e proprio vademecum per lanciare le nuove attività, definendo strategie e modalità d’azione congeniali alla nostra realtà aziendale. Prima di tutto si parte dalla premessa generale e dall’indice, in cui si inserisce l’analisi della propria azienda, i canali di comunicazione che utilizza e come li utilizza, i suoi attuali indici di prestazione. Si definiscono la USV, la proposta unica di vendita e la UVP, la sua proposta di valore senza la quale un piano di marketing non ha ragion d’essere. Si individuano poi gli obiettivi. Si studiano con attenzione i competitor principali e il loro posizionamento sul mercato, i vantaggi competitivi e gli swot, punti di forza e di debolezza. Infine si mette a punto una strategia e una proposta di marketing in linea con le esigenze dell’impresa, anche sulla base di quanto emerso proprio attraverso il piano di marketing.
Ogni piano di marketing viene personalizzato in base all’azienda, anche se è necessario non allontanarsi da un’architettura di base per non eludere i risultati e per avere sempre chiari e definiti gli obiettivi da raggiungere.
Lo scopo di un tale piano risiede nella sua capacità di giungere a definire la pianificazione di un progetto e di analizzarlo in una ottica critica permettendo di evidenziarne i punti critici e quelli di forza.
Oggetto di un BPI possono essere (a) un singolo investimento in un immobile o una pluralità di immobili, (b) la messa a reddito di un patrimonio immobiliare oppure (c) lo sviluppo/ristrutturazione e successiva vendita di un patrimonio immobiliare.
Dall’analisi di un business plan o meglio dal confronto tra due o più progetti di investimento immobiliare è possibile ottenere un confronto mirato sui contenuti, sulle caratteristiche e sulle attese future dei progetti attraverso un rapido screening.
Il business plan immobiliare può essere usato per lanciare una nuova iniziativa, come documento per motivare una richiesta di credito, per effettuare un’ operazione di acquisto o di vendita di uno o più beni immobili o anche come strumento per controllare l’andamento di un progetto già avviato.
Un progetto può essere considerato come una “serie di attività volte a produrre obiettivi chiaramente definiti in un periodo di tempo stabilito relativamente a un determinato budget”, oppure, come un modo per definire e gestire risorse finanziarie e processi di cambiamento.
Un progetto deve contenere obiettivi definiti in scala gerarchica (input, attività, risultati, finalità e obiettivo generale), un insieme di presupposti specifici e un sistema di verifica e valutazione dei risultati ottenuti, cioè un sistema di monitoraggio.
Un sistema di monitoraggio ad hoc per la valutazioni dei progetti contribuisce a facilitare il processo di gestione, legittima e rafforza la credibilità del progetto, motiva i partecipanti, è in grado di trasferire e riprodurre i benefici ottenuti.
Per poter fare questo deve soddisfare una serie di condizioni: deve essere delineato nella fase iniziale del progetto; deve essere strutturato intorno a un gruppo di indicatori controllabili in maniera oggettiva; deve essere organizzato in modo da garantirne il controllo e la partecipazione di tutti gli attori coinvolti.
L’ospitalità è la nostra passione. E diamo il meglio di noi per aiutarti a trasformare il tuo investimento in un Business duraturo e redditizio!
Ascoltiamo con attenzione le vostre esigenze. Non facciamo promesse che non possiamo mantenere. Vi trasmetteremo gli strumenti più adeguati e le giuste competenze affinché il vostro Hotel sia una “macchina perfetta” che possa farvi ottenere ottime performance crescenti nel tempo.
L’obiettivo di Futureland è trovare Partner che condividano iniziative sia sotto l’aspetto economico/finanziario che in termini di immagine e capitalizzazione nel Futuro!
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Con la nostra agenzia partner creiamo processi e pianificazioni di qualità e di massima efficacia per tradurre il posizionamento e l’affermazione della tua azienda nel mercato in profitto. Pianifichiamo strategie marketing ad accrescerne il valore, migliorarne la posizione nel mercato e ad acquisire quel target mirato che permette di avere il miglior indice di redditività del capitale investito (ROI).
Creatività e professionalità al servizio del cliente per fare della tua azienda un market leader di settore attraverso un’analisi strategica in grado di aprire le porte a nuove opportunità di business e ad un conseguente aumento delle vendite.
Il nostro Direttore del marketing strategico conosce perfettamente il mondo della comunicazione, quello commerciale. Ha familiarità con i metodi statistico-informatici per il trattamento dei dati; nozioni di economia politica, aziendale e di diritto commerciale; cognizioni approfondite di strategia, pianificazione, direzione ed organizzazione del marketing e una solida cultura nell’ambito delle tecniche di comunicazione.
Il Direttore commerciale del nostro gruppo è il responsabile dell’attuazione delle politiche commerciali dei nostri clienti. La sua missione è, in una parola, quella di vendere: vendere il più possibile, nel modo più efficiente, sui mercati più redditizi.
La sua funzione è determinante in tutte quei progetti dove le aziende-clienti vogliono non solo essere quelle più “orientate al mercato” e non basta avere buoni prodotti, ma occorre spingerli con politiche particolarmente mirate, sia commerciali che di marketing.
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Ascoltiamo con attenzione le vostre esigenze. Non facciamo promesse che non possiamo mantenere. Vi trasmetteremo gli strumenti più adeguati e le giuste competenze affinché il vostro Hotel sia una “macchina perfetta” che possa farvi ottenere ottime performance crescenti nel tempo.
L’obiettivo di Futureland è trovare Partner che condividano iniziative sia sotto l’aspetto economico/finanziario che in termini di immagine e capitalizzazione nel Futuro!
Ci occupiamo di analizzare e valutare la fattibilità, sostenibilità e redditività di progetti ed investimenti nel settore della ricettività e della ristorazione di alto livello.
Un progetto può essere considerato come una “serie di attività volte a produrre obiettivi chiaramente definiti in un periodo di tempo stabilito relativamente a un determinato budget”, oppure, come un modo per definire e gestire risorse finanziarie e processi di cambiamento. Un progetto deve contenere obiettivi definiti in scala gerarchica (input, attività, risultati, finalità e obiettivo generale), un insieme di presupposti specifici e un sistema di verifica e valutazione dei risultati ottenuti, cioè un sistema di monitoraggio.
Un sistema di monitoraggio ad hoc per la valutazioni dei progetti contribuisce a facilitare il processo di gestione, legittima e rafforza la credibilità del progetto, motiva i partecipanti, è in grado di trasferire e riprodurre i benefici ottenuti.
Per poter fare questo deve soddisfare una serie di condizioni: deve essere delineato nella fase iniziale del progetto; deve essere strutturato intorno a un gruppo di indicatori controllabili in maniera oggettiva; deve essere organizzato in considerazione dei momenti critici del progetto in modo da garantirne il controllo; deve assicurare la partecipazione di tutti gli attori coinvolti.
Il business plan immobiliare (BPI) è uno strumento operativo che permette di effettuare la valutazione di un progetto immobiliare attraverso una sua rappresentazione organica e sistematica ove sono esplicitati tutti gli elementi che lo compongono.
Lo scopo di un tale piano risiede nella sua capacità di giungere a definire la pianificazione di un progetto e di analizzarlo in una ottica critica permettendo di evidenziarne i punti critici e quelli di forza. Oggetto di un BPI possono essere (a) un singolo investimento in un immobile o una pluralità di immobili, (b) la messa a reddito di un patrimonio immobiliare oppure (c) lo sviluppo/ristrutturazione e successiva vendita di un patrimonio immobiliare.
Dall’analisi di un business plan o meglio dal confronto tra due o più progetti di investimento immobiliare possibile ottenere un confronto mirato sui contenuti, sulle caratteristiche e sulle attese future dei progetti attraverso un rapido screening.
Il business plan immobiliare può essere usato per lanciare una nuova iniziativa, come documento per motivare una richiesta di credito, per effettuare un’ operazione di acquisto o di vendita di uno o più beniimmobili o anche come strumento per controllare l’andamento di un progetto già avviato.